La partenza ad handicap è più che giustificata, il Vicenza ha approcciato alla Serie B con tanta accortezza in difesa ma anche poca fantasia in attacco: ripescata a fine agosto, i veneti erano pronti per un campionato di terza serie e proprio per questo gli è stato concesso di operare sul mercato fino a metà settembre. Un vantaggio che il ds dei berici Andrea Gazzoli ha sfruttato a pieno, lavorando come ogni direttore sognerebbe di fare: pescando a piene mani senza la concorrenza dei colleghi. Tutto è più facile così perché le squadre a bocce ferme hanno bene a mente quali e quanti sono gli esuberi in rosa e allora mandare in prestito qualche giocatore in Serie B non può che essere conveniente: è il ragionamento che ha fatto il Genoa che ha fornito i biancorossi di Ragusa, Alhassan e Sampirisi, idem per il Palermo, che sempre in prestito ha fatto partire destinazione Veneto Di Gennario e Lores.
Dalla Juve è arrivato il giovane difensore spagnolo Pol Garcia, quindi Figliomeni dal Latina, e ancora Moretti dal Catania e lo svincolato Sciacca. Tutti e nove presentati ieri, tanto materiale per l’allenatore Giovanni Lopez che sabato andrà coi suoi ragazzi al Curi per affrontare la capolista Perugia; il già citato Gazzoli spiega le due settimane di mercato solitario:
“Abbiamo voluto presentare tutti i nuovi arrivati anche per sgombrare il campo da equivoci. Il Vicenza dal 29 agosto ha fatto tutto quello che voleva e poteva fare. Sono arrivati giocatori importanti per la categoria, qualcuno anche giovane e mosso pertanto da forti motivazioni. Si tratta di calciatori che rappresentano le prime scelte da parte della direzione sportiva. Si è parlato di pazienza ma dobbiamo comunque fare risultati. Siamo soddisfatti del lavoro fatto. In questo campionato ci possiamo stare, a maggior ragione con gli ultimi acquisti”.
Qualcuno in sala stampa gli ha fatto notare proprio il fatto che operare senza rivali è più semplice:
“Chi è arrivato è perché lo ha voluto fortemente. Altre squadre di Serie B non hanno ingaggiato questi calciatori perché a differenza di altre società il Vicenza ci è riuscito, naturalmente potendo anche sfruttare la proroga del mercato. Non si rifiuta Vicenza tanto facilmente. Nel momento in cui si sceglie una squadra e un giocatore mi piace molto l’aspetto della scelta che deve essere condivisa da entrambe le parti perché in campo il calciatore può sentirsi così padrone della decisione intrapresa. Ritengo che, complice gli infortuni e il campionato di serie B questa rosa non sia esagerata, considerando poi che disponiamo di quattro portieri”.
Trentaquattro elementi in rosa e decine di volti nuovi (anche prima del ripescaggio il club si era dato da fare in sede di mercato): il Vicenza vuole restare in Serie B, senza se e senza ma.
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